Il nuovo spot della Tim parla di uguaglianza di genere, conosciuta anche come parità tra i sessi, parità di genere, uguaglianza sessuale o uguaglianza dei generi. È una condizione nella quale le persone ricevono pari trattamenti con la possibilità di partecipare ad attività senza alcun ostacolo, indipendentemente dal genere, a meno che non ci sia una valida ragione biologica per un trattamento diverso.
Gli stereotipi di genere continuano a influenzare la ripartizione dei compiti nell’ambiente domestico, nell’istruzione, nel lavoro e nella società. Il lavoro assistenziale e domestico non remunerato, svolto principalmente dalle donne, impone un onere sproporzionato su queste ultime, che svolgono un ruolo cruciale a tale riguardo.
La discriminazione di genere spesso porta le donne a ottenere lavori a basso salario e a essere colpite in modo sproporzionato dalla povertà, dalla discriminazione e dallo sfruttamento.
Parità di genere non significa rinunciare a riconoscere le differenze tra essere maschi ed essere femmine (biologica, incontrovertibile) e tra essere donne ed essere uomini.
– Dott.ssa Stefania Andreoli
Parità non è sinonimo di identicità: diversità è unicità, impariamo ad apprezzarla sempre
Deve esistere un’unica uguaglianza, ed è quella da riservare a diritti e doveri. Ma guai ad applicarla alle persone, che per essere considerate con riguardo ritengo debbano invece essere pensate, incontrate e riconosciute nella disuguaglianza della diversità.
– Dott.ssa Stefania Andreoli
La parità, cosa significa dunque?
Per alcune società è ancora presente la pratica della mutilazione genitale femminile, il matrimonio precoce o il matrimonio forzato, la promiscuità maschile, crimini contro le donne spesso ignorati dalle autorità.
Si riferisce alla parità tra donne e uomini rispetto ai loro diritti, trattamento, responsabilità, opportunità e risultati economici e sociali. Per società come la nostra significa inoltre poter percorrere i propri progetti senza gli ostacoli, i ritardi, e le minacce che oggi invece le donne incontrano ancora.
Lo spot della Tim: «La parità non può più aspettare. Non c’è più tempo»
Sembra quasi un urlo disperato di fronte a conquiste che hanno voluto tempo, troppo tempo. Come Coach Umanista promuovo la felicità delle donne, la loro realizzazione come professioniste e come donne nei vari ruoli sociali, il raggiungimento dei propri obiettivi insieme alla costruzione di progetti di vita felice.
Per fare questo, il nostro contesto deve essere un contesto di riconoscimento e rispetto, di ricerca di bene comune, di un’educazione al sentimento dove l’amore e il bene prendono forza e spazio, diventano la guida e la priorità. Solo così riusciremo a costruire una società più giusta, ricca di opportunità per tutti, e dove le persone possano essere riconosciute nella disuguaglianza della diversità, nella singolarità delle proprie potenzialità e valori.
Non assomigli più a nessuno da quando ti amo.
– Pablo Neruda